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La filosofia progettuale di Nanni Strada

Nanni Strada, ovvero il design che diventa moda, o meglio, la moda intesa come disciplina progettuale, il vestito che diventa architettura. Ma un'architettura assolutamente tarata a corpi che vivono, viaggiano, sognano, amano.

Nanni Strada è la protagonista trentennale di una moda che sovverte le regole tipiche dell'alta sartoria, lontana dal modo tradizionale di concepire l'abito. Come tutti gli sperimentatori più puri, Strada unisce alla curiosità della ricerca (sui materiali, sulle forme, sulle tecniche) una sana irriverenza verso i codici prestabiliti: la precisa volontà di negare ogni statuto la porta a cercare nuovi orizzonti possibili, nell'obiettivo di evitare al corpo ingessate scomode e rigide corazze.

Nascono così una serie estesa di reali invenzioni: dai tessuti plissettati "Matrix" agli abiti flessibili "Pli-­Plà" che si ripiegano come ventagli in oggetti minimali, dai "Torchon" abiti per viaggiare stropicciati e comprimibili imitati in tutto il mondo al "Sistema per ottenere indumenti con tubolari di maglia e rettangoli di tessuto" illustrato nel film Il Manto e la Pelle presentato alla Triennale di Milano nel 1974 e premiato con il Compasso d’Oro.

La sua opera attinge colori e sapori da più latitudini e regala emozioni a più meridiani, diventando modello di riferimento, con episodi di grande successo critico e commerciale, dal Portogallo al Giappone.

Testo di Beppe Finessi tratto da Abitare n. 415 marzo 2002

Gli esordi

1963/1968
Collaborazione con Avon-Celli
Nanni Strada* inizia la sua attività professionale collaborando alla realizzazione delle collezioni di maglieria prodotte in licenza dalla ditta milanese per i marchi Christian Dior e Yves Saint Laurent.

1963/1964
Creazione di disegni e figurini per collezioni di moda
Le creazioni sono destinate alle prime case di moda e ai produttori milanesi tra cui Missoni, Les Copains, Cadette, Le Due Cugine.

1964/1968
Disegno di gioielli fantasia per Diana Monili e accessori per il negozio Cose di via della Spiga, Milano
Dal disegno di gioielli fantasia e accessori per il negozio Cose nascono idee destinate a modificare l'immagine, allora molto tradizionale, dell’accessorio di moda. Promotrice di questo lavoro è Anna Piaggi che, con Alfa Castaldi, realizza i servizi di moda per il mensile "Arianna" di Mondadori. Nanni Strada partecipa alla preparazione di questi redazionali.

1965/1970
Disegno di una linea di costumi da bagno per La Perla
Inizia la collaborazione che segna le tendenze per l’intimo donna e il costume da bagno e che introduce un nuovo concetto per il costume a due pezzi: un disegno stampato differente, ma coordinato, per il reggiseno e lo slip. È inoltre la creatrice delle collezioni di maglieria prodotte della stessa azienda con il marchio Charel.

1966
Progetto Perspex, gioielli per Diana Monili e calzature per Pandiani
Applica un materiale innovativo ai gioielli (per Diana Monili) e alle calzature (per Pandiani): il Perspex (polimetilmetacrilato), trasparente e fluorescente. "Vogue Italia" dedica a queste creazioni un servizio fotografico nella rubrica Cosa inventano – Chi sono ideata da Flavio Lucchini per lanciare nuovi creatori di moda italiani.

1967
Disegno collezione Autunno-Inverno 1967/1968 per Cadette
La collezione debutta a Palazzo Pitti: sono abiti in jersey di lana, con ricami in carta stagnola, ispirati al folclore siciliano. Il successo della collezione è documentato dalla stampa nazionale e internazionale ("Vogue America", "Women's Wear Daily").
Collaborazione con Fiorucci
Disegno di sandali "alla schiava" (che salgono fino al ginocchio) e altri accessori di tendenza.

1967/1969
Collaborazione con Intrapresa Design
Studio di fashion design fondato da Clino Trini Castelli con Elio Fiorucci. Nanni Strada firma una collezione d’abbigliamento-sci per Montedoro, una linea di scarpe da tennis in raso e tessuti fantasia per Tigliogomma e la collezione Transilvania Serpentine Autunno-Inverno 1968/ 1969 per De Parisini (abiti in twill di poliestere con inserti stretch, stampati a disegni macro, marmorizzati) che sfilerà a Palazzo Pitti.

* Agli inizi della sua carriera e fino al 1970, Nanni Strada firma il proprio lavoro con lo pseudonimo Nanni Maltese (dal cognome del primo marito).

Lo sviluppo commerciale del marchio

1983/1988
Apertura della catena di negozi monomarca Nanni Strada, Portogallo
Il marchio Nanni Strada viene concesso in licenza a un gruppo industriale portoghese che aprirà una catena di undici negozi portando la moda internazionale nelle principali città del paese. Le collezioni, destinate ai giovani, vengono comunicate per "temi" legati alle tendenze di attualità o ai generi. Il progetto evolve fino al 1988. Alla fine degli anni Ottanta il marchio Nanni Strada è concesso in licenza a una società di Tokyo per il Giappone e a una compagnia portoghese per i paesi europei.

1984/2001
Progetti di consulenza CMF per Mitsubishi e Toli, Giappone
Collaborazione con lo studio CDM nella definizione di tendenze CMF (colori, materiali e finiture) nel settore tessile dell’arredamento e dell’auto per le due grandi industrie giapponesi.

1985/1992
Studio tendenze e colori e disegno collezioni sportive per Nordica Giappone
Continua l’attività di progettazione nel settore dell’abbigliamento sportivo con la realizzazione di scenari di tendenza colore e materiali e il disegno delle collezioni di abbigliamento e accessori per lo sci (collezione Paraski 1990/1991 e 1991/1992).

1986
Progetto di abiti da lavoro per Italy & Italy
Design di abiti da lavoro per il personale di una catena di fast food.
Presentazione della collezione Torchon, metaprogetto Abiti da viaggio
L’abito per viaggiare, il nomadismo come filosofia di vita, la facilità di manutenzione e la comprimibilità vengono associati all’innovazione produttiva: il trattamento stropicciato del lino sull’abito finito. Gli abiti da viaggio vengono presentati in occasione dell’inaugurazione del Nanni Strada Design Studio e nel primo concept store giapponese Seed a Shibuya, Tokyo.

1986/1993
Inaugurazione del Nanni Strada Design Studio (Milano) e serie di collezioni Nanni Strada
Lo spazio nel Quadrilatero della moda a Milano, al tempo stesso studio, showroom e negozio, ha l’aspetto di una galleria nella quale vengono esposti abiti e disegni. Dopo quella dei Torchon, vengono presentate le seguenti collezioni:

  • 1987, Le lacche di lino: abiti in tessuto in lino di Solbiati con finissaggio con effetto di laccatura;
  • 1987, Le cortecce: versione invernale degli abiti da viaggio Torchon. L’effetto di plissettatura irregolare permanente, "a corteccia", è realizzato sul jersey acrilico;
  • 1988, L’eleganza dell’ibrido: abiti in lino con disegni tartan ispirati alla tradizione scozzese che sposano forme drappeggiate e avvolgenti, secondo la tradizione indiana;
  • 1989, Crespati e carte di riso; tessuti elasticizzati che non fasciano il corpo. Sono abbinati a tessuti con stropicciatura "fissata" su jersey di seta;
  • 1990, Nuovi crespati: collezione invernale in tessuto elastico a effetto materico che conferisce al capo comfort e comprimibilità;
  • 1991, Abiti per viaggiare: un guardaroba completo per tutto l’anno e per tutte le situazioni, in tessuti di facile manutenzione;
  • 1991, Saglione: dal nome del tessuto elastico in lana, seta e lycra con disegni spigati "a saglia", declinato in una vastissima gamma di colori;
  • 1992, L’eleganza comprimibile: il meglio di alcune lavorazioni già sperimentate per rendere l’abito comprimibile. Tessuti con composizione di fibre e trattamenti di finissaggio diversi con effetti di superficie mossi e decorativi;
  • 1993, Pli-Plà: abiti-oggetto in lino, geometrici, modulari e ripiegabili, che si aprono e si richiudono come ventagli grazie a pannelli assemblati a taglia-cuci. Sono un ritorno alle origini del taglio geometrico come ricerca e chiudono il ciclo metaprogettuale dell’Abito da viaggio.

1987
Progetto Abito della salute premiato a Fil d’or, Festival International du Lin, di Montecarlo
Esempio significativo nella ricerca sul tema del rapporto tessuto/indumento/ corpo. Involucro tessile a forma di tunica, ideale per essere usato nei luoghi dove si pratica la cura del corpo con l’acqua e il vapore. È realizzato in lino, fibra nota per risolvere i problemi delle pelli sensibili e in condizioni di umidità.

1987/1990
Inaugurazione del negozio monomarca Nomade, Portogallo
Viene depositata una seconda marca per gli abiti da viaggio, Nomade, in licenza fino al 1990 a una ditta portoghese che apre con questo nome un negozio a Oporto, nel signorile quartiere di Boavista. Le collezioni Nomade di abiti per viaggiare vengono presentate alla fiera portoghese Portex (1989/1990) e in altre manifestazione europee.

1989/1992
Inaugurazione del negozio monomarca Nanni Strada, Tokyo
Apre il primo negozio Nanni Strada a Tokyo, nell’elegante quartiere di Hirò. Davanti a trecento giornalisti della stampa giapponese vengono presentati i Torchon, abiti per viaggiare. La rivista "Axis" li segnala in un suo servizio come prodotti di tendenza. Il negozio chiuderà allo scadere del contratto nel 1992 per la sopravvenuta crisi economica in Giappone.

1989
Progetto di abiti da lavoro per Conad
Design di abiti per il personale di una catena di supermercati.

1990
Nanni Strada inizia la sua attività di docenza (cfr. cronologia nelle pagine successive).

1992
Disegno collezione Intimo 3
La collezione Intimo 3 per la omonima catena di negozi di Milano è una linea di abiti per la casa, la spiaggia e il relax in cotone e pile stampato inkjet.

1992/1993
Disegno collezioni sportive per Nordica Italia
Design di di borse e accessori per lo sci, lo snowboard e il tennis.

1998
Pubblicazione volume Moda Design, Editoriale Modo
Nanni Strada scrive il racconto autobiografico-professionale del suo percorso tra il mondo della moda e quello del design che l’ha portata a tracciare una carriera alternativa allo stilismo. Una testimonianza su come si possa innovare con la ricerca creando una moda che sfugge ai dictat delle tendenze e si pone emblematicamente in alternativa a quella ufficiale.

1999/2001
Collezione Abiti per Cooperativa Alice, Milano
Riedizioni di abiti storici Nanni Strada (tra cui Quadrato, selezionato nel 2002 per la XIX edizione del Premio Compasso d’Oro) per produzione e distribuzione della sartoria del carcere di San Vittore.

2001/2002
Progetto Abiti Multiwear per Nylstar
2002 Prototipi di abiti realizzati con la tecnica seamless su macchine per calzetteria. Progetto commissionato da Nylstar, produttore di fibre man-made, con la collaborazione degli studenti dell’accademia Futurarium, Scuola di estetica arte, design, architettura di Milano.

Attività di docenza

Negli anni Novanta Nanni Strada intraprende la sua attività di docenza presso istituzioni universitarie e scuole di design in Italia e all’estero.
Dal 1993 inizia la collaborazione con il Politecnico di Milano, per il quale tiene seminari, workshop e, dall’a.a. 1999/2000, è responsabile del primo Laboratorio di Fashion Design, Facoltà di Disegno Industriale. La collaborazione con l’ateneo continua tutt’oggi.
Dal 1996 è project leader per il Master in Fashion Design di Domus Academy, Milano. La docenza avviene negli anni fondativi del primo master internazionale di design che coinvolge personalità significative del mondo del progetto. Dal 2002 al 2010 è responsabile del Corso di Fashion Design per il Biennio Specialistico dell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano.
Tra il 2007 e il 2009 svolge seminari di progetto nel biennio specialistico Design Mode dell’Head, Haute École d’Art et de Design di Ginevra.
Tra gli impegni all’estero, nel 2005, è anche chiamata dall’Università di Buenos Aires a far parte della giuria per l’assegnazione della cattedra di Disegno tessile e abbigliamento, Facoltà di Architettura, design e urbanistica. Quest’esperienza apre a nuove occasioni di collaborazione con gli atenei di Brasile e Argentina.

Cronologia docenze

1993
Politecnico di Milano, Scuola Estiva Internazionale di Disegno Industriale della Facoltà di Architettura, Cremona
seminario Cibo. Nuovi concept di prodotto alimentare, 28 giugno-23 luglio.

1994
Politecnico di Milano, Scuola Estiva Internazionale di Disegno Industriale della Facoltà di Architettura, Cremona
lezione La leggerezza. Flessibilibilità e comprimibilità nell’abito, luglio.

1996
Domus Academy, Milano
project leader del seminario di progetto Travelling through space and time. Abiti da viaggio, master a.a. 1996. 15-26 luglio 1996.

1997
Domus Academy, Milano
relatore di tesi per il Master in Fashion Design, a.a. 1997. Tesi: Tecnologia e vissuto, Seduzione controllata, Kid staff.

1998
Domus Academy, Milano
relatore di tesi per il Master in Fashion Design, a.a. 1998. Tesi: Mutant Garmen Collection, Angel’s Hair;
workshop Formal and Flexible nell’ambito del Master in Fashion Design, a.a. 1998, aprile-giugno 1998.

1999
Domus Academy, Milano
relatore di tesi per il Master in Fashion Design, a.a. 1999. Tesi: Metamorfosi.
Centro Cultural Borges, Buenos Aires, Argentina
seminario Moda Design, ottobre.

2000
Politecnico di Milano, Milano
docente incaricato del Laboratorio di Disegno Industriale e Ambientale 1, Disegno Industriale 1 per la Moda, a.a. 1999/2000. Lezioni: Abitare l’abito, Abito e ritualità, Sartoria: origini, evoluzione, L’abito performativo, L’Abito della salute, Formal and Flexible, Arte e moda, Il tessuto, marzo-luglio.
Domus Academy, Milano
workshop L’abito performativo nell’ambito del Master in Fashion Design, a.a. 2000, luglio-settembre.
Centro di formazione professionale Bauer, Milano
workshop Dressing Design, 25-28 settembre.

2001
Domus Academy, Milano
relatore di tesi per il Master in Fashion Design, a.a. 2001. Tesi: L’equilibrio della mente, Geografia del corpo umano.
Accademia di Belle Arti, Frosinone
workshop Abitare l’abito. 13 gennaio-11 febbraio.
Politecnico di Milano, Di.Tec, Dipartimento di Disegno Industriale e di Tecnologia dell’Architettura, Milano
corso di aggiornamento per architetti Materials & Interior Design; lezione-conferenza Applicazioni innovative dei tessuti: incontri tra moda e interior design, 27 marzo.
Politecnico di Milano, Milano
docente incaricato del Laboratorio di Disegno Industriale e Ambientale, Disegno Industriale 1 per la Moda, a.a. 2000/2001. Lezioni: Abitare l’abito, L’abito performativo, L’abito della salute, Formal and Flexible, Arte e moda, marzo-luglio 2000.
Istituto di istruzione superiore per la moda Mariano Fortuny, Brescia
workshop Moda Design, 17 maggio.
Futurarium, Scuola di estetica, arte, design, architettura, Milano
workshop Seamless in collaborazione con Nylstar, a.a. 2001/2002, settembre-dicembre.

2001/2002
Politecnico di Milano, Milano
docente incaricato del Laboratorio di Fashion Design. Lezioni: Abitare l’abito, Il tessuto: fisicità e aspetto tattile della materia tessile, Tessuto- arte, tessuto-techno e performativo, System to wear.

2002
Politecnico di Milano, Milano
laboratorio di Sintesi Finale, a.a. 2002/2003. Seminario L’abito performativo.
Domus Academy, Milano
relatore di tesi per il Master in Fashion Design, a.a. 2002. Tesi: Intimate Layer.
Accademia di Belle Arti di Brera, Milano
docente del Laboratorio di Fashion Design I, biennio specialistico, a.a. 2002/2003;
workshop Abitare l’abito, a.a. 2002/2003.
Futurarium, Scuola di estetica, arte, design, architettura, Milano
workshop Couro Vegetal da Amazônia Project, in collaborazione con Amazonlife, aprile.

2003
Domus Academy, Milano
relatore di tesi per il Master in Fashion Design, a.a. 2003. Tesi: Sleepwear, Linear progression, Deconstruction, L’anima avvolta.
Accademia di Belle Arti di Brera, Milano
docente del Laboratorio di Fashion Design I, biennio specialistico, a.a. 2003/2004;
workshop Abito e geometria, a.a. 2003/2004;
mostra dei lavori degli studenti e presentazione Sequenza programmata di casualità, Sala Napoleonica, a.a. 2003/2004.
Accademia di Belle Arti, Frosinone
workshop Nuova sartoria e tech-couture, 13 gennaio-11 febbraio.
Azienda Speciale per l’Innovazione e la Tecnologia della Camera di Commercio di Treviso, Treviso
workshop High Tech and Fashion nell’ambito del Master Moda, ottobre.

2004
Accademia di Belle Arti di Brera, Milano
docente del Laboratorio di Fashion Design I, biennio specialistico, a.a. 2004/2005;
workshop Arte e moda, a.a. 2004/2005.
Domus Academy, Milano
workshop Stili di vita nell’ambito del Master, a.a. 2004, febbraio
Politecnico di Milano, sede di Como
workshop New-Tech & Fashion in collaborazione con Eurojersey Italy nell’ambito del Corso di Disegno Industriale per la Moda, Furniture and Textile Design, 26-30 aprile.

2005
Accademia di Belle Arti di Brera, Milano
docente del Laboratorio di Fashion Design I, biennio specialistico, a.a. 2005/2006.
Università di Buenos Aires, Buenos Aires, Argentina
giurato del Concorso per l’assegnazione di cattedra di Disegno Tessile e Abbigliamento, Facoltà di Architettura, design e urbanistica, marzo.

2006
Accademia di Belle Arti di Brera, Milano
docente del Laboratorio di Fashion Design I, biennio specialistico, a.a. 2006/2007.
Fondazione Mondragone, Napoli
workshop/master Tradizioni sartoriali ed evoluzione tecnologica, 22- 26 maggio 2006.

2007
Accademia di Belle Arti di Brera, Milano
docente del Laboratorio di Fashion Design I, biennio specialistico, a.a. 2007/2008.
IULM, Libera Università di Lingue e Comunicazione, Milano
workshop Abitare l’abito nell’ambito del Master in Management del made in Italy, gennaio;
workshop Moda indemodabile nell’ambito del Master del Management del made in Italy, maggio.
Politecnico di Milano, Milano laboratorio di Sintesi Finale, a.a. 2007/2008. Workshop: SKIN+BONES, Linguaggi paralleli dell’architettura e del fashion design, novembre.
Head, Haute École d’Art et de Design, Ginevra, Svizzera
workshop Nomadic System nell’ambito del biennio specialistico Design Mode, novembre.
Accademia di Belle Arti di Brera, Milano
workshop Arte e Moda, a.a. 2007/2008, novembre.

2008
Accademia di Belle Arti di Brera, Milano
docente del Laboratorio di Fashion Design I, biennio specialistico, a.a. 2008/2009.
IULM, Libera Università di Lingue e Comunicazione, Milano
workshop Arte e moda: linguaggi nell’ambito del Master in Management del made in Italy, marzo.
Accademia di Belle Arti di Brera, Milano
workshop Moda del XX secolo, un secolo di moda dal busto all’artemoda, a.a. 2008/2009, novembre.
Politecnico di Milano, Milano
laboratorio di Sintesi Finale, a.a. 2008/2009. Workshop L’abito spogliato dal corpo, gennaio.

2009
IULM, Libera Università di Lingue e Comunicazione, Milano
workshop Nuovi linguaggi oltre il lusso nell’ambito del Master in Management del made in Italy, gennaio.
Head, Haute École d’Art et de Design, Ginevra, Svizzera
workshop L’abit dépouillet du corp nell’ambito del biennio specialistico Design Mode, gennaio/marzo.

2010
Accademia di Belle Arti di Brera, Milano
docente del Laboratorio di Fashion Design I, biennio specialistico, a.a. 2009/2010.
Politecnico di Milano, Milano
laboratorio di Sintesi Finale, a.a. 2009/2010. Workshop L’eleganza dell’ibrido e Identidade, gennaio.
Università Anhembi Morumbi, San Paolo, Brasile
Convegno Internazionale Moda VI Coloquio de Moda – V Forum das Escolas de Moda. Seminario Pensando design, settembre.
USP, Università di San Paolo, San Paolo, Brasile
lezione Abitare l’abito, settembre.
Politecnico di Milano, Milano
laboratorio di Sintesi Finale, a.a. 2010/2011. Workshop Formal & Flexible in collaborazione con Brioni.

2011
Università Positivo, Curitiba, Brasile
lezione-conferenza Abitare l’abito, 2 maggio.
Politecnico di Milano, Milano
laboratorio di Sintesi Finale, a.a. 2011/2012. Workshop Maglieria, nuove tecnologie, novembre.

2012
IULM, Libera Università di Lingue e Comunicazione, Milano
workshop Nanni Strada. Abitare l’abito nell’ambito del Master in Management del made in Italy, aprile.
Unsam, Univesidad Nacional de San Martin, Buenos Aires, Argentina
workshop La elegancia del ibrido o mestizaje de elementos en la moda, 3/10 novembre.

2013
Politecnico di Milano, Milano – sezione Design per il Sistema Moda, in collaborazione con Creative Academy Milan e Fashion Institute of Technology (FIT), New York
workshop Alcantara assessory design, 13-17 maggio.

La svolta: il percorso di fashion design

1969
Disegno collezione Autunno-Inverno 1970/1971 per Sportmax
Con la collezione di capi spalla inizia la collaborazione con Max Mara. Da quel momento in poi Nanni Strada firmerà il lavoro con il proprio cognome, che diventerà in seguito anche marchio.

1970
Disegno collezione Autunno-Inverno 1971/1972 per Sportmax
La collezione segnerà un passaggio fondamentale dall’esperienza di stilismo a quella di fashion design. Nanni Strada applica per la prima volta il concetto di “abito-design” geometrico, slegato dalla tradizione sartoriale, introducendo nuove tecniche di assemblaggio con cuciture “a saldatura” nella costruzione dei capi destrutturati e sfoderati.
Disegno Collezione Etnologica, Autunno-Inverno 1971/1972
Maglie, top, pantacollant e altri indumenti scollegati dalle misure del corpo e dalla forma tradizionale degli indumenti, abbinati in modo non convenzionale e sovrapposti a strati.

1972
Progetto di uniformi per Olivetti
Design di uniformi destinate alle hostess impiegate presso showroom e fiere.

1973
Metaprogetto Il Manto e la Pelle (Premio Compasso d’Oro 1979)
Progetta per Calza Bloch un sistema di indumenti "a pelle" realizzati con macchine circolari per calzetteria, ottenendo il primo abito al mondo completamente tessuto senza cuciture (serie di capi La pelle) e abiti-mantello tagliati in un unico pezzo di tessuto, senza scarti, assemblati con cuciture avveniristiche a più aghi (serie di capi Il manto realizzata con la collaborazione di Rimoldi).
Questa ricerca di design primario, coordinata da Clino Trini Castelli, sarà alla base di tutto il lavoro futuro di Nanni Strada e si tradurrà nel film Il Manto e la Pelle (sponsor Calze Bloch e Bossi) presentato alla XV Triennale di Milano (1973) e al Cooper-Hewitt, National Design Museum di New York (1976). Il progetto verrà in seguito esposto in innumervoli altre mostre tra cui SKIN+BONES nelle edizioni al MOCA, Museum of Contemporary Art di Los Angeles (2006/2007), al National Art Center di Tokyo (2007) e alla Somerset House di Londra (2008).

1974
Concorso Nazionale per l’Abito Arabo-Islamico
Partecipa, insieme a Clino Trini Castelli, al concorso indetto dal Governo Libico, finalizzato alla realizzazione, nel rispetto delle regole coraniche, della versione contemporanea di un costume tradizionale. I capi proposti sono basati su un concetto di geometria, bidimensionali e in un solo pannello.

1974/1979
Disegno collezioni Nanni Strada per Oriente e Cina
Gli abiti geometrici in taglia unica distribuiti attraverso lo storico negozio di corso Europa di Milano sono presentati in un packaging piatto. Diventano subito un prodotto di successo per l’innovativa sensibilità cromatica, più orientale che europea, che supera lo schema tradizionale della stagionalità.

1975
Disegno Borsa Nastro
Design di una borsa in nappa, comprimibile, con tracolla tessile multicolore. Fin da subito imitatissima, è tutt’oggi in produzione, distribuita a Milano dallo storico negozio Arform.

1976
Progetto Amazonica per Atex International
Serie di indumenti “disposable” in tessuto-non-tessuto (spunbond) di DuPont, stampato rigato, ispirato alle tele per abiti da lavoro.

1977
Disegno collezione Indigo per i multistore Croff Centro Casa
La linea di abiti-grembiule in taglia unica e tessuto di cotone con decorazione ispirata alla tecnica della stampa a mano con blocchi di legno.

1978
Progetto Tono Cotone per Vedeme
Indumenti e complementi d’arredo per la tavola e per la casa.
Disegno del Camice per architetti per Ideal Standard
Pensato come omaggio promozionale per gli studi di architetti, nel 1979 il camice entra a far parte della selezione del Compasso d’Oro.

1978/1979
Progetto giacca a vento Climatizzata per Dolomite
La giacca a vento Climatizzata introduce nell’abbigliamento sportivo un concetto fino ad allora inedito: l’indumento multifunzionale, a strati sovrapposti, per le differenti condizioni climatiche. Realizzato in duvet, prevede maniche sganciabili e strato esterno sovrapposto amovibile grazie a un uso innovativo delle cernere lampo. Viene prodotto in Cina con la collaborazione tecnica della YKK Corporation, Giappone.

1978/1995
Progettazione capi e accessori per lo sci per Dolomite
La collaborazione si protrae fino a metà degli anni Novanta per la progettazione di capi di abbigliamento e di accessori per lo sci in materiali tecnologici.

1979
Assegnazione premio Compasso d’Oro
Il prestigioso riconoscimento premia la ricerca visualizzata nel film Il Manto e la Pelle presentato alla XI edizione del Compasso d’Oro, organizzata da ADI, Associazione per il Disegno Industriale (mostra Design & Design).

1980
Disegno collezione Sottosport per Ermenegildo Zegna
Collezione di indumenti a pelle, in jersey di seta, per lo sci e la motocicletta assemblati con cuciture elastiche estensibili che li rendono anatomici. Vengono sostituiti solo negli anni Novanta da prodotti realizzati in tessuti tecnologici, in fibre sintetiche di nuova generazione.

1981
Progetto di uniforme per il Partito Radicale
Uniforme maschile informale realizzata su commissione della sezione toscana del Partito "per un modo di vestire democratico, riconoscibile e pratico" (cit. Pierre Restany).

1981/1984
Ricerca di soluzioni applicative per Rockwell-Rimoldi
Studio di cartelle di tendenza, commissionato dal produttore di macchine per cucire, per l’applicazione all’abbigliamento sportivo e di moda delle tecniche di cuciture a più aghi con inserimento di bordature e altri elementi tessili.
Progettazione scenari di tendenza e tessuti per Visconti di Modrone
In collaborazione con lo studio CDM, Castelli Design Milano, elabora gli scenari di tendenza per lo storico produttore di velluto di trama, le cartelle colore e nuovi tessuti da affiancare alla produzione dei velluti.

1982/1983
Disegno collezione sportiva per Yamaha Giappone
Capi per motociclisti realizzati a elementi componibili in materiali tessili con trattamenti e spalmature che li rendono adatti alle diverse situazioni ambientali.

1983
Collezione per Evan Pull
Design di maglieria per la nautica da diporto.
Progettazione cartamodello per Pfaff Macchine per Cucire
Il cartamodello dell’abito-pannello in taglia unica verrà proposto in omaggio attraverso una campagna pubblicitaria sulle principali testate femminili e uno spot televisivo sulle reti nazionali. Nanni Strada è scelta come testimonial del marchio.
Disegno collezione URSS 1983/1984 per Rockwell, Rimoldi
Su invito del governo dell’URSS, partecipazione al symposium dell’azienda di macchine per cucire organizzato a Mosca. Presentazione di una collezione di abiti per il mercato sovietico disegnata per essere realizzata in serie e con sistemi automatici. Durante il symposium viene avviata la produzione di 23.000 capi che saranno venduti nei grandi magazzini Gum. Nel 1983 la collezione URSS 1983/1984 sarà presentata insieme a Sottosport di Ermenegildo Zegna nella mostra Dal cucchiaio alla città promossa dall’ADI.
Il nome Nanni Strada viene depositato come marchio internazionale

1983/1984
Disegno collezione sportiva Abarth System Collection per Abarth
Progettazione di capi di abbigliamento sport/safety con inserti in materiale retroriflettente per il mitico marchio per il rally del gruppo Fiat. Design della Tuta ignifuga per piloti e appassionati di automobilismo.

Gli anni delle mostre e il ritorno alla ricerca progettuale

2002
Progetto Lampada Gotanda per Sirrah, iGuzzini
Dream light è il tema della ricerca promossa per individuare nuove soluzioni illuminotecniche. Gotanda, oggetto più evocativo che funzionale, è realizzata in tessuto di lino tramato con rame plissettato a disegno tridimensionale.

2004/2005
Progetto New Tech & Fashion con Eurojersey Italy
Studio per l’applicazione in nuovi settori di un tessuto tecnico per costume da bagno realizzato in collaborazione con gli studenti del Politecnico di Milano (sede di Como).

2005
Progetto La Casula per Koiné Ricerca 2005
Abito talare decorato da motivi a scansione geometrica, eseguiti con tecnica a taglio laser che consentono di intravedere lo strato sottostante realizzato in tessuto laminato metallico, in diverse versioni di colore, in accordo con i tempi della liturgia. Il progetto viene presentato a Koinè Ricerca 2005, XI rassegna internazionale di arredi e oggetti liturgici, edilizia di culto, presso la Fiera di Vicenza.

2005/2006
Progetto Worldscape per Bticino
Collaborazione con CDM per la realizzazione del volume destinato a documentare l’uso della domotica nei più significativi progetti internazionali di architettura e interior design. Nell’ambito della ricerca, Nanni Strada si occupa di art direction e scouting progetti.

2005/oggi
Nanni Strada intensifica l’attività di docenza in Italia e all’estero (cfr. cronologia nelle pagine successive).

2010
Progetto Formal and Flexible per Brioni
Studio e sviluppo di abiti maschili di linea formale-elegante con caratteristiche tecniche di lavorazione che conferiscono vestibilità, elasticità e flessibilità (cfr. docenze 2010/2011, Politecnico di Milano).
Disegno accessori per la Borsa Nastro Nanni Strada
Studio di accessori a complemento della "storica" borsa a tracolla diventata un classico atemporale a tutt’oggi in produzione.

2011
Progetto Soluzioni strutturali per Dyloan
Rivisitazione del progetto degli anni Settanta che applicava per la prima volta il concetto di "cucitura-saldatura". Grazie all’elettrosaldatura, la fodera, ispirata al disegno Ikat, viene accoppiata al tessuto di lana del capo. Questa ibridazione tra elemento etnico e hi-tech crea uno stile supermodern atemporale e indemodabile. Progetto presentato al Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci in occasione del Salone del Mobile.
Progetto Sedie alla ribalta per Design for Charity
Interpretazione design dell’archetipo della tradizionale sedia da osteria milanese nell’ambito della mostra-evento presso La Triennale di Milano in occasione del Salone del Mobile.

2011/2012
Progetto Mappamodello per Edizioni Corraini
Libro/cartamodello universale che riproduce il tracciato di dodici abiti "free size" disegnati negli anni Settanta. Il packaging riproduce, per ogni modello, la storia e alcune delle pubblicazioni in cui è apparso. La realizzazione degli abiti può diventare anche un rebus e un gioco. Il progetto, inizialmente esposto alla mostra Autoproduzione a Milano (Salone del Mobile 2012, Fabbrica del Vapore) viene pubblicato da Corraini Edizioni in versione italiana e inglese e presentato al Festival della Letteratura di Mantova nel 2012.